Odg per la seduta n. 203 della commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare
SENATO DELLA REPUBBLICA
------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------


9ª Commissione permanente
(AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE)


203ª seduta: martedì 19 ottobre 2021, ore 15,30
204ª seduta: mercoledì 20 ottobre 2021, ore 14

ORDINE DEL GIORNO


SINDACATO ISPETTIVO

Interrogazione
interrogazione svolta

IN SEDE REDIGENTE

I. Discussione del disegno di legge:
TRENTACOSTE ed altri. - Disposizioni per il sostegno all'agroecologia e per la tutela del settore agricolo, forestale e rurale - Relatrice alla Commissione CALIGIURI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 10ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2213)
Discussione e rinvio
II. Seguito della discussione dei disegni di legge:
1. Deputato GALLINELLA ed altri. - Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta, a chilometro zero o utile (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatore alla Commissione BERGESIO
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 8ª, della 10ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(878)
Seguito discussione e rinvio
2. Rosa Silvana ABATE ed altri. - Disposizioni in materia di trasparenza delle pratiche commerciali della filiera agrumicola e di elaborazione dei costi medi di produzione dei prodotti ortofrutticoli - Relatrice alla Commissione LEONE
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1583)
Seguito discussione e rinvio
3. Deputato LIUNI ed altri. - Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatore alla Commissione LA PIETRA
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 10ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2009)
Seguito discussione e rinvio

INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO


BERGESIO, VALLARDI, SBRANA, RUFA, ZULIANI - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Premesso che:

con l'entrata in vigore del decreto ministeriale 5 dicembre 2019, n. 12390, sui requisiti di conformità del tipo genetico impiegato per la riproduzione dei suini utilizzati nel circuito delle DOP, è stato revisionato il regime che regola i disciplinari di produzione;

ad eccezione delle sole razze afferenti al libro genealogico, tutte le altre razze attualmente in uso in Italia hanno dovuto presentare istanza al fine di ottenere una previa autorizzazione all'utilizzo delle proprie linee (scrofe e verri) nel circuito delle DOP, richiedendo il loro inserimento nella lista degli "altri tipi genetici" (cosiddetta lista positiva);

l'esame riguarderebbe non solo il tipo genetico del verro riproduttore, ma anche quello della scrofa, in analogia a quanto stabilito nelle proposte di revisione, in sede europea, dei due principali disciplinari DOP, ossia prosciutti di Parma e San Daniele, ai sensi delle quali si richiede che sia il tipo genetico dal lato maschile (padre) che quello relativo alla femmina (madre) siano previamente iscritti nella lista positiva e quindi ammessi, affinché la loro progenie possa essere impiegata per i prodotti DOP;

l'ammissione delle linee, a seguito dell'entrata in vigore del decreto ministeriale, è svolta dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a seguito di parere consultivo del centro di ricerca Zootecnia ed acquacoltura ("CREA-ZA"); sembrerebbe che su un totale di 19 linee sottoposte a valutazione, il Ministero, a seguito di parere consultivo del CREA-ZA, abbia adottato un preavviso di diniego con riferimento alla totalità;

ove tali provvedimenti dovessero essere confermati mediante decisione finale da parte del Ministero, i tipi genetici in oggetto, ossia, le scrofe, i verri ed il seme delle relative razze, non potrebbero più essere impiegati dagli allevatori per la produzione di suinetti da immettere nel circuito DOP, con un impatto enorme sull'intera filiera suinicola italiana;

in considerazione del fatto che la carriera di un riproduttore in allevamento dura circa 3 anni, il danno economico risulterebbe enorme per gli allevatori, i quali subirebbero un blocco improvviso della propria attività e per l'intera filiera fino ai consumatori esposti ad aumento significativo dei prezzi del prodotto finito;

l'inevitabile contrazione dei volumi, la riduzione di qualità e gli incrementi dei costi porterebbero altresì a traslare parte della domanda attualmente soddisfatta tramite la filiera DOP verso prodotti finiti non DOP, peraltro a vantaggio ultimo delle importazioni di carne da Paesi esteri a danno dei player italiani che perderebbero competitività,

si chiede di sapere quali immediati provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare affinché, a seguito di una concertazione con le parti interessate, si possa giungere nel più breve tempo possibile ad un'efficace soluzione delle problematiche esposte.


(3-02827)